lunedì, maggio 28, 2007

Usi e "Costumi" nei Centri Benessere

" In sauna nudi o in costume ? " questa è la domanda che circola sempre più spesso in buona parte della nostra penisola tra i frequentatori occasionali.
Una buona notizia, tutto sommato, significa che finalmente in Italia qualcuno comincia almeno a porsi il problema sul come si dovrebbe fare correttanente la sauna, e non è poco!

In questo post cercherò di "tirare un po' le fila" ed esporre tradizioni, motivazioni, regole e regolamenti per fornire qualche argomento e spunti di riflessione.

Iniziamo con il dire che, secondo gli "inventori" Finlandesi, la sauna, si fa nudi! ( un detto finlandese recita letteralmente: "si entra in sauna come mamma vi ha fatti" ).


Il principio alla base della sauna, e più in generale di tutti i bagni di calore, consiste nell'esposizione diretta della superficie corporea al calore ed al vapore.
Appare quindi evidente come l'entrare in una sauna coperti da accappatoio o asciugamano ne riduca l'efficacia in misura direttamente proporzionale alla percentuale di superficie corporea coperta.
E' abbastanza paradossale vedere persone avvolte in ampi asciugamani, che si ostinano ad entrare in sauna senza probabilmente rendersi conto della quasi completa inutilità della loro permanenza in questo ambiente (l'asciugamano agisce infatti da barriera per il calore) anzi, ne subiscono solamente gli aspetti sgradevoli legati all'elevata temperatura.
Forzando un po', un comportamento del genere potrebbe essere assimilato al distendersi al sole, magari in spiggia, indossando un soprabito: un comportamento che non è "sbagliato", ma semplicemente privo di senso!

Un discorso a parte, invece, è legato all'utilizzo del "costume da bagno" in sauna.

Partiamo innanzitutto dal principio fondamentale che qualsiasi oggetto ( ciabatte, occhiali, libri, riviste ) deve essere lasciato rigorosamente FUORI dalla sauna.
Indossare costumi sintetici, 
ma anche introdurre teli ed accappatoi in Microfibra, dovrebbe essere assolutamente evitato, in quanto questi tipi di indumenti, esposti all'elevato calore dell'ambiente, rilasciano sostanze tossiche all'interno di un spazio, per sua natura, piccolo e poco areato; oltre a generare fastidiose concentrazioni di calore e sudore che finiscono per favorire la formazione di eczemi a scapito di chi lo indossa. 
Usare il costume all'interno della sauna, così come portare qualsiasi altro oggetto in Plastica, Nylon o Microfibra, equivale ad una "violenza" verso se stessi e gli altri occupanti.
Al limite ci si può coprire con un piccolo asciugamano o con un leggero telo di coto
ne oppure, per i più pudici, e solo dove espressamente consentito dal regolamento, indossare biancheria intima di cotone.
Lasciare le parti intime scoperte è senza dubbio più salutare che costringerle in indumenti, magari stretti e potenzialmente irritanti, o peggio ancora tossici alle alte temperature!
Da non tralasciare, per concludere, anche un altro aspetto raramente considerato: in un centro benessere un costume bagnato resta umido ( alle frequentatrici, ricordo che indossare per ore un indumento umido può
causare un'alterazione delle difese naturali ed esporre a un maggior rischio di irritazioni da candida ).
Dopo la prima doccia, la prima secchiata d'acqua o l'immersione nella vasca, il costume indossato rimane praticamente bagnato durante tutti i successivi ingressi in sauna; provate ad immaginare l'effetto che può avere sull'umidità dell'aria (ricordo che la sauna dovrebbe essere, e rimanere, un ambiente SECCO per definizione) di decine di costumi bagnati che entrano ed escono per ore, bagnando e rischiando quindi di rovinare le tipiche panche in legno non trattato (non vengono infatti impregnate o verniciate proprio per evitare la formazione di gas tossici alle alte temperature).

Va però sottolineata l'importanza della responsabilità di ciascuno di noi, che riguarda sia la fondamentale cura dell'igiene personale che il proprio stato di salute!

Alla luce di quanto detto, a tutti coloro che ancora vivono con "timore e repulsione" la nudità in questi contesti, non posso che accennare brevemente allo spirito con cui ci si dovrebbe avvicinare alla sauna e, più in generale, ai "bagni caldi": e cioè la rinnovata attenzione e cura dedicata al proprio corpo, alle proprie personali sensazioni; la ricerca di momenti di relax e tranquillità; di un senso di libertà che fin troppo spesso siamo costretti a ritagliarci faticosamente dalla vita quotidiana...
Quale luogo e momento, quale migliore occasione quindi per "staccare" un breve istante dalle regole, dai vincoli, dalle costrizioni e omologazioni quotidiane... non fosse altro per la curiosità di provare in prima persona l' "effetto che fa"!


Come si fa nel resto d'Europa

In Islanda (ma ho notizie contrastanti in merito a questa isola), così come in tutti i paesi europei di lingua tedesca (Trentino Altoadige incluso) e dalla Lituania fino alla Slovenia (leggi, a titolo di esempio, la recensione su Terme Olimia), è semplicemente normale fare la sauna nudi in ambienti misti.
Famiglie al completo, per abitudine diffusa, fruiscono delle saune e, più generale, frequentano i centri benessere in comune e privi di indumenti, senza particolari imbarazzi, retaggio delle convenzioni e di sistemi educativi cui si è stati sottoposti da secoli, specie qui in Italia.
Si deve tener presente che la nudità, in questo contesto, non ha nulla a che vedere con il naturismo in senso stretto, si tratta semplicemente della condizione necessaria alla corretta fruizione del trattamento e non dovrebbe essere legata alla volontà o al capriccio di chi usufruisce della struttura, o a chi sbandiera per "ragioni igieniche" la "necessità" di indossare il costume (sarebbe come considerare cento e più milioni di persone che vivono nel centro e nord Europa come pazzi incoscenti).

In Finlandia invece, e più in generale in Scandinavia, solo le famiglie usufruiscono della sauna in comune, mentre nelle saune pubbliche vige spesso una più o meno rigida divisione fra i sessi, per zone oppure tramite orari di accesso diversi.

ed in Italia?

La situazione italiana risente ancora oggi della fortissima influenza del Cristianesimo fin dal lontano 320 d.C., quando i Cristiani, ormai predominanti ai livelli più elevati dell'Impero Romano, riuscirono far proibire definitivamente l'accesso delle donne alle Terme, a seguito di più di un secolo di tentativi di far imporre divieti alla promiscuità all'interno di questi stabilimenti. Sarà forse un caso che più ci si allontana (in direzione Nord, ovviamente) da Roma, maggiore è la possibilità di praticare sauna e bagni turchi così come van fatti?

Per quanto riguarda l'odierna situazione Italiana, tipicamente solo in Trentino Alto Adige, ed in qualche caso nelle regioni confinanti (Veneto e Friuli V. G.), si possono trovare saune miste dove la nudità è obbligatoria all'interno delle diverse tipologie di Saune e Bagni, ed ampiamente praticata nelle zone immediatamente circostanti (in genere all'interno di una ben delimitata "Zona Wellness"; "Zona Relax" o ancora "Zona Saune" che dir si voglia).
Nelle restanti regioni italiane purtroppo, l'obbligo di indossare il costume regna incontrastato, con buona pace per i rischi alla salute che questo comporta.
Molto rari infine, sono i casi in cui viene lasciata sostanziale libertà di scelta alla clientela, uno di questi è il Lavarone Wellness, un altro era, fino al 2011, il Gardacqua, a Garda -VR, ma dalla stagione autunno/inverno 2012 ha finalmente adottato il divieto dell'uso del costume, o il Therme's Club di Treviso, o quanche hotel nella zona provincia di Trento dove, magari a dispetto del regolamento esposto, una buona parte della clientela italiana, in assenza di controlli, si ostina ad entrare "vestita" nelle saune.
A dire il vero però, si deve registrare una lenta ma costante discesa del "confine" ideale che contraddistingue il divieto esplicito di utilizzo del costume.
In un buon numero delle strutture recentemente aperte nei dintorni del lago di Garda infatti, sin dall'apetura l'uso del costume è stato bandito!
Vedi, a questo proposito, il recente Garda Therme di Arco di Trento, aperto ad ottobre 2011, ed il nuovissimo Aquardens di Pescantina (VR) aperto, parzialmente, nel agosto del 2012.

Sta quindi ad ognuno di noi adottare la propria personale attitudine nei confronti della nudità nei diversi contesti, informandosi preventivamente delle abitudini e del regolamento in vigore nella struttura che si intende frequentare.


Una valutazione a parte invece, se non altro per la delicatezza del tema, merita la situazione delle famiglie ( compresi quindi i bambini ) che vogliono frequentare insieme i centri benessere.
L'ingresso ai minori è regolamentato in maniera decisamente varia e bizzarra a seconda del "territorio" preso in considerazione:
Si passa dal diffusissimo: "Divieto di accesso ai minori di anni 18"; regolamento vigente nella quasi totalità degli impianti Italiani; al  "Divieto di accesso ai minori di 12/14 o 16 anni se non accompagnati da un adulto"  delle strutture pubbliche Altoatesine, in primis l'Acquarena di Bressanone ma anche l'Aquaforum di Laces e le altrettanto famose strutture di Acquavventura di Naturno; il Cron4 di Brunico; Cascade di Campo Tures; Mardolomit di Ortisei, Balneum di Vipiteno; in tutti i Centri Termali che ho visitato in Slovenia ed in molti Wellness Hotel, nei centri Benessere Trentini; arrivando fino alla "prenotazione della sauna" per una singola famiglia in determinati orari (a mio modesto avviso solo un espediente volto ad incrementare il guadagno della struttura che lo propone).
A ben vedere quindi, i divieti rispettano sostanzialmente le diverse sensibilità culturali che già abbiamo riscontrato relativamente all'attitudine nei confronti della nudità.
Il consiglio alle Famiglie quindi non può essere, ancora una volta, che quello di informarsi preventivamente, per evitare di doversi fastidiosamente "turnare e scambiare" tra cura del corpo e cura dei figli.
In questo Blog, per facilitare la ricerca, sto applicando l'etichetta "Wellness: per le Famiglie" alle strutture, pubbliche e private, che più o meno esplicitamente consentono la libera frequentazione alle famiglie.
Concludendo, applicando il "Principio di Precauzione", personalmente, per quanto possibile, evito Saune e Bagni Turchi in cui sia obbligatorio o anche solo tollerato l'utilizzo dei costumi sintetici!!!

Ricordo infine che
già Galeno, il famoso medico imperiale di Marco Aurelio, circa 2000 anni fa nei suoi trattati prescriveva di: " ...entrare nelle terme lasciando il corpo nudo ai vapori e ai calori ".

Ulteriori riferimenti ed esempi di Regole, Regolamenti e Norme di Comportamento: http://www.sauna.fi/englanti/englanti.html
http://www.maniagonuoto.it/bfiles/zonabenessereregolamento.pdf
http://www.hohegaisl.com
http://www.tann.it
http://www.gardathermae.it/interne/interna.aspx?ID=3704
http://www.hotelibaska.hr/it/wellness/regole-di-comportamento-al-centro-benessere-baska.aspx
http://www.aquardens.it/regolamenti.aspx
http://www.hotel-astoria.net/cmscontent/upload/250313/Benessere_Regolamento_orari.pdf

11 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

quello che avete scritto sulla NUDITA' è, nella sua pulita semplicità,veramente stupefacente.in una Italia penetrata di bigottismo anche andare nudi in una sauna può diventare un atto non di coraggio, ma addirittura di eroismo.c'è qualcosa di più bello dell'innocenza di un corpo nudo? Vi verrò a trovare.

gianfranco
mantova

Anonimo ha detto...

Concordo quasi su tutto il post, tranne che per la sauna in Islanda. Sono stato quest'estate e li vige l'assoluto divieto di sauna mista. Non è vietata la nudità, ma la promiscuità nelle saune. Addirittura in un grande centro ad Akureyri la sauna era vietata alle donne. Nei loro bellissimi centri termali (per es. il Laguna Blu)la nudità è assolutamente vietata, sia nella grande piscina che nelle grotte di vapore. Situazione ben diversa negli altri stati del nord Europa e nel sud tirolo! Ciao.

Anonimo ha detto...

Grazie! Finalmente qualcuno che dice come va fatto.... Per l'Italia ci vorebbe un articolo del genere su tutti i manifesti. E auguriamoci un cambiamento mentale.
Christine da Roma

Anonimo ha detto...

Articolo... Interessante. Io non ho nulla contro chi si spoglia in sauna, affari suoi.

Però mi sembra ridicolo imporlo.

Chiamare in causa che "è meglio per la salute" non ne giustifica l'obbligo di farlo in promisquità.

Anche se fosse comunque la scelta di avere o meno il costume influenza solo la singola persona, non gli altri.

E non considero affatto bigotto l'essere pudici, nè sintomo di scarsa apertura mentale. Del resto esprimersi in giudizi di bigottismo comportamenti che non fanno male al prossimo può considerarsi di apertura mentale?

L'obbligo, a mio avviso, non è mai un'apertura mentale, la scelta invece si.

Non giudico immorali coloro che si spogliano in strutture simili così come non giudico bigotto chi non lo fa.

Anonimo ha detto...

Bè, ora che esistono i costumi adatti, tipo i "Pelledacqua di Daguas" in lycra, si puè rispettare tranquillamente l'obbligo di tenere il costume, più che l'obbligo di stare nudi!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sono una ragazza di 24 anni. Qualche gg fa con un'amica sono stata in un centro benessere sul Lago di Garda.
Per noi era la prima volta. Dopo qualche ora in piscina abbiamo deciso di provare la zona sauna.
Appena entrate è stato quasi un trauma per me, nel senso che ho provato un incredibile imbarazzo nel vedere che c'era parecchia gente senza costume!
Mi sono sentita a disagio anche perchè ho il ragazzo! Dopo l'imbarazzo iniziale ci siamo tranquillizzate....è stata un'esperienza particolarissima, c'erano ragazzi di 20-25 anni che giravano completamente nudi! senza vergogna.
Non mi era mai capitata una cosa così però se per l'igiene e per il proprio benessere è consigliato di farla nudi, va bene, rispetto gli altri.

Anonimo ha detto...

In Friuli, a parte quelle nelle località di mare, in sauna ci si va nudi e normalmente sono promiscue.
Si sono sviluppate negli ultimi anni per raccogliere la clientela italiana che per fare una sauna "come si deve" affollava quelle austriache e slovene.
Io le frequento da qualche anno ed a parte l'imbarazzo iniziale è diventato normalità, tanto che ultimamente si va anche con amici e amiche e relative fidanzate/i senza nessuna vergogna e malizia.

Calogero35 ha detto...

E’ vero, nella sauna è meglio stare nudi. A mio avviso, esiste una soluzione di compromesso: 1. Per gli uomini: PERIZOMA. 2. Per le donne: PERIZOMA e REGGISENO, oppure PERIZOMA e TOPLESS. Questa soluzione è già applicata in alcuni centri estetici, dove forniscono perizomi usa e getta sia agli uomini, sia alle donne. Io frequento la sauna mista in un una palestra, dove c’è l’obbligo del costume. Alcune donne indossano un bikini con perizoma: non solamente ragazze longilinee, ma anche donne di 40-50 anni che non hanno un fisico perfetto. Secondo me fanno bene. Pur essendo un uomo, mi piacerebbe indossare il perizoma in sauna. Purtroppo i perizomi da bagno per uomo sono poco diffusi, in più un uomo in perizoma viene considerato gay o esibizionista. Si potrebbe ovviare fornendo, almeno agli uomini, perizomi usa e getta in tutte le saune miste di palestra.

Anonimo ha detto...

Ho lavorato in trentino alto adige e andavo in sauna tutti i giorni, ora ho perso l'abbitudine uno perchè nn si trovano strutture all'altezza e due perkè in quelle poke e finte ke si trovano si entra in costume. Siamo dei pecoroni gli italiani

Unknown ha detto...

A proposito di naturismo vorrei segnalare un piccolo centro benessere per la coppia con sauna, vasca idromassaggio e dove ci si può sottoporre al massaggio di coppia, Settimo cielo