L'Idroterapia nella storia antica
Già i medici egizi (che erano al tempo stesso sacerdoti, astronomi e artisti) attribuivano grande importanza a diverse misure igieniche (alimentazione sana, scelta del vestiario, ginnastica ed applicazioni idroterapiche).
Le donne dei Macedoni si bagnavano con acqua fredda dopo aver partorito (norma igienica e prevenzione emorragie post parto) e nei canti omerici (1000 anni a.C.) si parla dei riti di purificazione con l'acqua per entrare nel tempio di Esculapio (dio greco della medicina).
Nella cultura dell’antica Grecia prima ed ellenica poi, ritroviamo resti archeologici di case e bagni e numerosi riferimenti alle virtù curative dell’acqua (Pindaro 518-446 a.C. “L’acqua è ciò che di meglio esiste”).
Pitagora (530 a.C.) raccomandava ai propri discepoli la pratica dei bagni freddi e la dieta vegetariana (insieme ad alcune piante medicinali e della ginnastica).
Ippocrate di Kos (460-377 a.C.) fece largo uso dell’idroterapia sottolineando l’importanza della pelle come organo disintossicante dell’organismo, ma nello stesso tempo mise in guardia di come l’uso di applicazioni sia calde, sia fredde possa danneggiare la salute se non praticate correttamente (considerando tra l'atro lo stato di sensibilità e la capacità di reazione del paziente) .
Molti dei procedimenti idroterapici fondamentali (vapori, compresse umide con acqua dolce o acqua marina e miele o aceto) che vengono usati oggi furono già messi in pratica da Ippocrate.
Dagli scritti di Cicerone, Cesare Augusto, Orazio, Plinio il Vecchio e soprattutto Aulo Cornelio Celso e Galeno si evince come le pratiche idroterapiche (irrigazioni, assunzioni per bocca, docce, bagni totali e parziali), spesso imparate dai medici greci, siano diventate importanti presso i Romani che diedero loro un forte sviluppo attraverso la diffusione delle terme e delle installazioni balneari.
Col decadimento dell’impero romano si perdono le tracce della sua applicazione e anche nel successivo periodo medioevale (XI secolo) si sviluppa più la fitoterapia.
L'Idroterapia nella storia moderna
La prima ripresa dell’idroterapia si ha con J.Floyer (1649-1714 Inghilterra), Vincente Perez (Spagna), F. Hoffmann (1742 Germania) Von Hildebrandt (Vienna), R. Russel (Inghilterra) e C.W.Hufeland (1762-1836 Germania) con gli studi sulla talassoterapia.
Lo sviluppo dell'idroterapia moderna si può pero incominciare a datare con Sigmund (1664-1742) e Johan S. Hahn (1696-1773) detti i medici rubinetto (=Wasserhähne) poiché curavano anche il tifo con l’acqua fredda, attraverso bagni e spugnature (oltre che con l’alimentazione e il digiuno), ma soprattutto dalle osservazioni e applicazioni dell'utilizzo curativo dell'acqua fredda di Vincent Priessnitz e di Sebastian Kneipp che con l'acqua (in particolare quella fredda) curarono migliaia e migliaia di pazienti.
Si deve infine al medico viennese Wilhelm Winternitz (1835 – 1917 allievo del dott. Schindler, che aveva continuato l’opera di Priessnitz) l'nserimento dell’idroterapia nei programmi di insegnamento ufficiali della facoltà di Medicina di Vienna e poi in Europa.
Tecniche
Tra le diverse tecniche utilizzate in Idroterapia ricordiamo:
- Spugnature
- Impacchi
- Compressa
- Fomento
- Docce o effusioni
- Bagni freddi
- Bagni caldi
- Bagni ipertermici
- Irrigazioni
- Bagni e docce parziali
- Vapori
- Sauna
- Fango, argilla o terra medicinale
- Cagliata di latte ricotta
- Massaggio con ghiaccio
- Sacchetto di fieno (o patate / semi lino)
- Fieno greco
- Rotolo caldo (Heisse Rolle)
- Compressa di ricino
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