lunedì, maggio 28, 2007

Un pò di storia: le terme nell'antica Roma.

Le terme romane (Thermae) erano degli edifici pubblici con degli impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Sono i precursori degli hammam prima e degli impianti odierni poi, e rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo della Roma antica.

Esistevano tendenzialmente due classi di terme: una più povera, destinata alla popolazione minuta, ed una destinata ai ricchi, che erano dei veri e propri monumenti; piccole città all'interno della città.

Le prime terme nacquero in luoghi dove era posibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo, soprattutto in età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche di riscaldamento delle acque sempre più evolute.

I Romani furono la prima civiltà a tradurre scientificamente il concetto di benessere corporeo derivato dal contatto con l’acqua a temperature diverse (di origine egizia) in una sequenza di attività e luoghi ben precisi: le Terme appunto.

Il ciclo termale previsto iniziava nel tepidarium, proseguiva nel calidarium e raggiungeva il massimo del calore nel laconicum ( la stanza con l'aria più secca ), cui seguiva un tuffo rinfrescante nella vasca del frigidarium.

Le Terme quindi non potevano che interpretare questo ciclo.
La sviluppo interno tipico era quello di una successione di stanze.
La più grande, e più fredda, era il frigidarium; un vasto ambiente che conteneva anche delle vasche d'acqua fresca e generalmente adiacente al calidarium.

L'alternanza di temperatureè indispensabile per ottenere buone reazioni corporee, quindi la permanenza alternata nelle due stanze le avvicinava concettualmente a quella che ai nostri giorni viene chiamata la sauna finlandese. Facevano parte integrante della struttura anche una stanza, tiepida (tepidarium) ed una più calda (calidarium), che veniva riscaldato in maniera simile alle attuali saune.

Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi accessori: l'apoditerio (spogliatoio), il sudatorio e il laconico o laconicum ( anche questi simili alle odierne saune sauna ), il destrictorio (sala di pulizia), il ginnasio (una sorta di palestra).

All'interno delle terme più sontuose (come le Terme di Caracalla) potevano trovare spazio anche piccoli teatri, piccole biblioteche, sale di studio e addirittura negozi.

Curiosità:

Fin dalle origini, e sicuramente in età imperiale, la promiscuità tra i sessi era generalmente ammessa nelle terme delle grandi città; a differenza dei piccoli centri in cui le donne, quando non esisteva una sezione a loro riservata, avevano normalmente un turno di frequenza, distinto da quello degli uomini.

La separazione fu introdotta dai Cristiani non appena riuscirono ad ottenere un sufficiente potere. Con il tempo però, in assenza di proibizioni esplicite e con la progressiva emancipazione femminile, la separazione finì con l’andare in disuso, fino a che una serie di scandali costrinsero le autorità ad intervenire in maniera decisa.

Il primo provvedimento noto è quello di Adriano che, nella prima metà del secondo secolo, emise un decreto in base al quale fece separare i bagni secondo i sessi: “lavacra pro sexibus separavit”. Provvedimento simile venne riproposto da Marco Aurelio un decennio più tardi; questo rimase in vigore fino a quando, nel 320 d.C., la Chiesa non proibì definitivamente alle donne la frequentazione delle terme.


Riferimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Terme_romane
http://it.wikipedia.org/wiki/Terme_di_Roma_antica
http://www.liceoformia.it/Sito_Vitruvio/pagine/terme.html

http://www.portalidiroma.net/storia/romani/donnaromana.htm
http://www.romanbaths.co.uk/


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